“Non ho mai visto, né prima né dopo quel momento, un disastro innaturale così enorme.”
Sebastião Salgado
In mostra a Forma Meravigli (Milano), dal 21 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, per la prima volta a livello internazionale, le fotografie del Kuwait in fiamme di Sebastião Salgado.
Era il 1991 e la crisi in Medio Oriente e la Guerra del Golfo erano al centro del dibattito mondiale. Quando in Kuwait i soldati iracheni incendiarono oltre 600 pozzi di petrolio per ostacolare l’avanzata della coalizione militare guidata dagli statunitensi, Salgado fu tra i primi fotografi a intuire la reale portata e la gravità di questa situazione.
Era in corso un disastro ambientale e Sebastião Salgado decise di documentarlo seguendo l'operato dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati chiamati da tutto il mondo per limitare i danni e arginare le perdite.
Nelle sue fotografie ritroviamo un paesaggio infernale, una luce apocalittica causata dal contrasto dei pozzi in fiamme e dalla coltre scura di petrolio che copriva le persone e le cose.
Dopo 25 anni Salgado ha deciso di tornare su queste fotografie, oggi come allora attuali, e di ampliarne la selezione arricchendola di immagini inedite.
Kuwait al pari di Genesi, La mano dell’uomo, In cammino e Ritratti di bambini in cammino è un importantissimo documento di storia moderna e una straordinaria opera fotografica.
La mostra è organizzata da Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con Amazonas Images e curata da Lélia Wanick Salgado