Nell’anno delle celebrazioni vinciane, il Salone del Mobile arricchisce il suo Manifesto con un nuovo termine, “ingegno” che è fortemente connaturato al dna della Manifestazione e delle aziende, dei brand e dei designer che ne hanno decretato il successo, oltre a essere un omaggio al grande maestro Leonardo da Vinci.
Dal 9 al 14 aprile, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 58a edizione del Salone del Mobile.Milano. Dopo il “nuovo corso” varato nel 2018 con il Manifesto, quest’anno il Salone punta nuovamente i riflettori, da un lato, sulla centralità di Milano, che continua a raccogliere plausi e riconoscimenti internazionali, dall’altro, sulla capacità creativa e la generosità di spirito della rete industriale alla sua base che lavora per offrire al mondo l’eccellenza.
Il Manifesto si arricchisce, così, di un capitolo dedicato all’ingegno, ossia a quell’abilità nel fare e nel pensare che stimola nuovi modi di vedere il mondo e di inventare soluzioni in cui il design provvede al benessere dell’uomo e della società. Un talento che le aziende e i progettisti, protagonisti del Salone del Mobile, posseggono e costantemente sviluppano, costruendo sulle stratificazioni della propria eredità culturale, e che una città come Milano sa ben coltivare e valorizzare.
“In questo particolare momento di grande successo di Milano, è importante consolidare la capacità attrattiva del Salone del Mobile che offre ai suoi visitatori non solo un’ampia offerta di prodotti ma, soprattutto, occasioni di relazioni internazionali e opportunità di riflessione sul rapporto tra creatività e impresa” afferma Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile. “Tornando a ragionare sulle parole chiave del Manifesto, patto d’intenti finalizzato a rimettere a fuoco i valori che hanno contribuito a fare della Manifestazione il principale appuntamento del settore design a livello internazionale, il Salone introduce un nuovo vocabolo. Si tratta di ‘ingegno’, ossia di intelligenza come principio di creatività, senso del talento, geniale abilità nel fare e nel pensare. Doti che le nostre imprese possiedono, che i nostri designer sviluppano e che le nostre radici ci tramandano e parola che costituisce un invito a guardare sempre avanti, a non accontentarsi, a pensare che ogni cosa può sempre essere reinventata e riscoperta con occhi nuovi che guardano al futuro. Nello stesso tempo ‘ingegno’ rende omaggio a Leonardo, nel cinquecentenario della sua morte, il maestro di tutti creativi, precursore della relazione tra creativo e imprenditore, uomo del progresso, del futuro e del presente, venuto a Milano per sviluppare proprio la sua relazione con la forma del fare” conclude il Presidente del Salone del Mobile.
Attraverso il Manifesto, il Salone del Mobile.Milano propone un coinvolgimento emotivo e intellettuale di tutti i suoi attori perché si vada oltre a quanto realizzato finora, si consolidi quel ruolo di leadership che la Manifestazione e la città si sono conquistate negli anni, e si attraggano, sempre più, nuovi progetti e talenti.
“La forza del Salone del Mobile.Milano è strettamente connessa all’unicità della filiera del legno-arredo, un ecosistema diffuso di valori industriali e culturali che come Federazione ci impegniamo a sostenere ogni giorno e di cui la Manifestazione rappresenta la vetrina per eccellenza. Per il macrosistema arredamento nel 2018 i segnali positivi sono arrivati sia dal mercato interno, con un aumento della produzione destinata al mercato nazionale del +3,1% rispetto al 2017, sia dall’export che ha mantenuto un segno positivo costante: nel segmento dell’alto di gamma le nostre aziende hanno conquistato la quota principale su tutti i mercati, a dimostrazione della capacità del nostro settore di reggere agli urti dell’attuale quadro macroeconomico internazionale e di mantenere il vantaggio competitivo che lo ha sempre caratterizzato. È una trama straordinaria quella che lega creatività, ingegno e industria, e che fa del design italiano un punto di forza di importanza strategica per tutto il sistema Italia. E uno dei migliori biglietti da visita che la città di Milano, da sempre capace di interpretare il suo tempo con spirito internazionale, può mostrare al mondo” commenta Emanuele Orsini, Presidente di Federlegno Arredo Eventi.
Cogliendo la sfida di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea e al conseguente rapido cambiamento del mercato dell’arredo e del design, la 58a edizione del Salone del Mobile.Milano presenta due fondamentali novità nel suo format fieristico.
Anno dispari e, dunque, delle biennali Euroluce e Workplace3.0, il prossimo appuntamento a Fiera Milano Rho vedrà quest’ultima presentarsi con una modalità espositiva rinnovata, diffusa e trasversale, per mettere in scena al meglio l’evoluzione dell’idea di ambiente lavorativo, oggi, sempre più, spazio ibrido tra dovere e piacere, professionale e personale. Le aziende espositrici segneranno, dunque, una presenza liquida in tutta l’area fieristica, riflettendo in modo autentico la trasformazione sociale dell’area di lavoro in spazio flessibile, permeabile e dinamico, aperto alla condivisione professionale e alla contaminazione con altre attività quotidiane.
Inoltre, quest’edizione vedrà il nascere di un nuovo percorso espositivo trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni: S.Project, spazio poliedrico le cui chiavi di lettura saranno multisettorialità, sinergia e qualità.
Circa 550 saranno, invece, i protagonisti del 22o SaloneSatellite nei padiglioni 22-24. Tema di quest’anno “FOOD as a DESIGN OBJECT”. L’auspicio è che ai giovani creativi provenienti da tutto il mondo lo slogan possa sollecitare risposte e soluzioni sotto forma di visioni avanguardistiche, idee, progetti e contributi originali.
Aggiungere il temine “ingegno” all’edizione 2019 del Manifesto è un omaggio a Leonardo da Vinci, proprio nel cinquecentenario della sua morte. Nel 1482, il grande maestro lasciò la raffinata Firenze, culla del Rinascimento, per Milano, città al centro di una delle regioni più produttive dell'epoca e aperta a qualsiasi tipo di novità tecnologica, dove sapeva di trovare in Ludovico Sforza un ricco e generoso mecenate. È proprio qui che lavora come artista, architetto, ingegnere e scienziato per oltre vent’anni, lasciando segni imperituri del suo passaggio.
La spinta creativa di Leonardo, come icona globalmente riconosciuta, nel suo essere innovativa, ricettiva, poliedrica, è, dunque, un’eredità importante per la città, che mantiene uno sguardo al patrimonio storico del proprio passato e guarda oltre, a un futuro di cambiamento e di consapevolezza del proprio ruolo nel mondo. Per questo, il Salone del Mobile ha scelto di celebrare Leonardo nel cuore di Milano, presso la Conca dell’Incoronata, con un un’installazione di grande qualità e potere evocativo dedicata al suo genio e ai suoi studi sull’acqua. AQUA. La visione di Leonardo racconterà, tra ragione e incanto, un piccolo frammento del Rinascimento e del futuro di Milano.
Non solo. Data l’immensa rilevanza dell’eredità vinciana e quale sprone per chi, di fatto, ha tutte le carte in regola per incarnare l’eredità di Leonardo e di Ludovico Sforza – designer, giovani talenti, imprenditori – il Salone realizzerà anche in Fiera, presso il padiglione 24, un progetto teso a celebrare il lascito di da Vinci alla cultura del progettare e del saper fare, tema oggi più che mai determinante per il mondo del design. DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo racconterà in modo suggestivo il genio rinascimentale e il suo rapporto con il design italiano contemporaneo.
“C'è un personaggio nella storia dell'arte, dell'architettura, dell'ingegneria e della scienza che rispecchia la creatività e l'operosità della nostra città: quel genio è Leonardo da Vinci. Il tributo che il Salone del Mobile gli riconosce nell'edizione 2019 è un modo intelligente e per niente banale per celebrare l'estro vinciano nella sua lungimiranza e complessità. A cinquecento anni dalla sua scomparsa, infatti, Leonardo è un punto di riferimento ancora attuale. Sulla sua scorta, i designer e i progettisti di oggi si affidano a intuizione, curiosità e studio per disegnare complementi d'arredo, spazi e oggetti in grado di rispondere con efficacia e funzionalità a problemi pratici, concreti e quotidiani. Questo omaggio all'ingegno in tutte le sue forme e la sua valorizzazione attraverso esperienze imprenditoriali di qualità sono senza dubbio la dimensione in cui si muove ed evolve il Salone, una Manifestazione apprezzata in tutto il mondo che non solo sa sperimentare e osare, aprendosi alle novità del mercato con pragmatismo e originalità, ma interpreta sempre al meglio lo spirito di Milano e il tempo in cui viviamo", spiega il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con Milano, e nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, il Salone del Mobile ha stretto un accordo triennale con Fondazione Teatro alla Scala che lo accompagnerà al 2021, anno delle celebrazioni dei sessant’anni della Manifestazione. Un legame nato dalla volontà di coniugare valori comuni e che ha il duplice obiettivo di promuovere e valorizzare il talento della Filarmonica e al contempo offrire alla comunità del design che dà vita, ogni anno, al Salone l’occasione di vivere un’esperienza unica.
Quest’anno, dunque, per la prima volta, il Salone si aprirà con un grande concerto: il maestro Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, dirige le Ouverture da Semiramide e Guglielmo Tell di Gioachino Rossini e Quadri da un'esposizione di Modest Musorgskij nell'orchestrazione di Maurice Ravel. Una musica di grande forza e impatto emotivo che trasmetterà la sua energia a tutti quegli attori che, ogni anno, si impegnano senza riserve perché il Salone sia un successo.
A rimarcare il ruolo internazionale del Salone del Mobile.Milano e della città nonché la loro vocazione all’inclusione e all’ospitalità, si rinnoverà per il sesto anno consecutivo il Progetto Accoglienza, frutto della collaborazione con il Comune di Milano, l’Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani e le principali scuole di design della città – Domus Academy, IED, Istituto Marangoni, NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano e il Politecnico di Milano/Scuola del Design. Il Salone predisporrà postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città presidiate da 100 studenti che forniranno al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e anche sulle iniziative comprese nel Palinsesto di eventi a Milano predisposto dall’Assessorato.
Il Salone del Mobile.Milano vede collaborare fattivamente Federlegno Arredo Eventi con l’Agenzia ICE, l'agenzia governativa che supporta lo sviluppo economico-commerciale delle nostre imprese all'estero e promuove l'attrazione degli investimenti esteri in Italia, al fine di ideare un insieme di attività strategiche per stimolare l’interesse e la partecipazione degli operatori esteri, in particolare buyer, architetti, interiori designer e giornalisti alle edizioni del Salone a Shanghai e Mosca.
Anche quest’anno, il Salone del Mobile.Milano si concluderà con una grande festa del design che verrà celebrata venerdì 12 aprile a Palazzo Marino sotto il segno delle grandi suggestioni che la Manifestazione avrà trasmesso. Sarà un’occasione per celebrare il grande impegno produttivo e organizzativo delle aziende e di tutti quei designer e personaggi che contribuiscono a rendere Milano il luogo più interessante e attrattivo al mondo in quella settimana.